giovedì 30 maggio 2013

Allunaggio a fumetti

Da quando avevo 7 anni mia grandissima passione, unita all'argomento di questo blog


domenica 26 maggio 2013

L'arrivo del fatidico momento e Verne "ingegnere ad honorem"

Quando comprai il libro, pensai subito che la componente di avventura avrebbe prevalso, come del resto la quasi totalità dei romanzi di questo genere; Verne mi stupisce: ha dedicato il 95% del libro alla preparazione della spedizione scientifica, mentre in un solo piccolo capitolo ci fa pervenire le condizioni dei protagonisti nello spazio tramite una lettera scritta da loro stessi.
Non me l'aspettavo, credevo che Ardan nello spazio fosse una storia che avrebbe incantato il lettore per almeno un centinaio di pagine, invece viene quasi "liquidato".
Sicuramente la parte che mi ha più stupito di questo libro è stata la nutrita parte dedicata alla risoluzione del problema come questione fisica: non ero a conoscenza dell'immensa cultura di Verne che trasuda da ogni pagina della sua opera, dalle relazioni degli inversi delle distanze all'utilizzo dei materiali (il fulmicotone è stato sicuramente il particolare più sorprendente a mio avviso).
Verne come ingegnere non sarebbe stato secondo a molti: la sua conoscenza e le sue previsioni azzeccate fanno di lui una biografia di cui sapere qualche cosa.

Enrico Tognarini

domenica 19 maggio 2013

Michel Ardan, la variabile impazzita dell'equazione

Quando Barbicane e i soci del Gun-Club hanno appena finito di fondere il gigantesco proiettile da sparare sulla Luna, nell'impresa s'interpone una nuova difficoltà: un francese di nome Michel Ardan decide di far sapere alla stampa mondiale che lui salirà a bordo del proiettile e diventerà così l'araldo terrestre sulla Luna.
Barbicane ovviamente è scosso dalla notizia, ma non si può tirare indietro, ormai tutto il Mondo è consapevole della sfrontata proposta del francese.
A mio parere l'autore inserisce un personaggio come Ardan per farci capire quando i progetti dell'uomo siano mutevoli e quindi le anticipazioni sul progetto non possano essere fatte con così grande cura, o perlomeno con il 100% della sicurezza.
La sfida del razzo cambia, passa da essere un semplice problema di balistica a una delle più grandi esperienze scientifiche compiute dall'uomo.
Ovviamente, come per ogni grande impresa, c'è sempre qualcuno che protesta contro lo sviluppo del progetto: Nicholl, acerrimo rivale di Barbicane, cerca di fermare la "follia" di Ardan, ma con scarsi risultati, e invece lo scienziato farà parte della spedizione, ma ne parleremo nel prossimo post.

Enrico Tognarini

domenica 12 maggio 2013

Problemi tecnici nel viaggio

Quando comprai la copia del libro, pensai che la componente di avventura avrebbe prevalso nettamente sulle parti tecnicho/scientifiche. Mi stavo completamente sbagliando.
Su una trentina di capitoli, il libro parla solo nell'ultimo del tentativo di allunaggio di Ardan, e pure in maniera indiretta (l'autore ci fa leggere una lettera).
Il tema sicuramente più interessante dell'opera è il trittico di capitoli legati alla forma del proiettile, al materiale da utilizzare per costruirlo e le polveri necessarie per fargli combattere la forza attrattiva della Terra, e qua si comprende più che tutto il resto del romanzo quanto l'autore sia un profondo conoscitore della fisica, in quanto arriva ad inserire parti della legge di gravitazione universale, di ingegneria dei materiali, asserendo che l'alluminio fosse l'unico materiale abbastanza leggero e resistente per poter uscire dall'attrazione terrestre, e soprattutto l'utilizzo del fulmicotone come propellente per sparare l'oggetto, che diventa nel libro quasi come lo scrigno delle speranze umane.
Ma, quando da un semplice problema di balistica l'impresa diventa un vero viaggio verso la Luna con persone a bordo dell'oggetto cosa succede?
Ne parleremo nel prossimo post

Enrico Tognarini


mercoledì 17 aprile 2013

La Luna prima e dopo il viaggio

Nel momento in cui Barbicane e gli altri membri del Gun-Club decisero di avviare i preparativi per il viaggio sulla Luna, il satellite era già stato studiato a riguardo del suo moto e delle sue caratteristiche principali, ma il fatto più interessante di questi capitoli è senza dubbio la descrizione dell'influenza "lunare" dovuta alla divulgazione della notizia, l'autore ci tiene a precisare che persino il più ignorante degli Yankees ne sapesse come gli scienziati dell'Osservatorio di Cambridge.
Anche durante il vero viaggio del '69 ci fu una contagiosa euforia per la conquista scientifica dell'uomo, ma nel post viaggio, come influenzò il nostro vivere moderno?
A dire la verità, tolto il valore dell'impresa in sè, cosa resta?  Dare la risposta non è semplice, vorrei lasciare spazio a una delle voci italiane più belle della musica italiana, Giuliano Sangiorgi racconta come la vede lui.

Apollo 11 - Negramaro


Enrico Tognarini